lunedì 29 giugno 2020

Sensazione Alpitica






https://sites.google.com/view/alpitica/home




<<..." tempo fa a tutta, ora ammirando il panorama. Molti aspettano le gare per divertirsi ma il vero divertimento è un altro... la meraviglia che ci circonda, uno spettacolo da assaporare pedalata dopo pedalata.>>


Commenta così, dopo una giornata sui pedali sulle strade in salita al Colle della Lombarda e per Sant'Anna di Vinadio, il noto ex corridore professionista Andrea Noè,  un commento particolare che mi fa riflettere, proprio ora che ho ancora tra le narici il fresco profumo della Superandonne Alpitica.

Seicento chilometri di emozioni con un dislivello importante, chiudere questa superandonne era il mio obbiettivo e credo di averlo centrato, grazie all'accuratissimo ingegno di  Barbara Toscano, veramente notevole la sua dedizione e passione nel progettare e gestire questa superandonne, una piacevole sorpresa, una dopo l'altra.




Con qualche scatto fotografico, usando le parole prese in prestito da  Andrea Noè, cercherò di descrivere le meraviglie che ci circondano, rallentare e fermarsi un attimo, godersi il momento, corriamo dalla sera al mattino, tutto sempre fatto velocemente, tutti che han fretta e le nevrosi crescono.
Pedalare sulle famose strade dei grandi Tour de France, dei grandi Giro d'Italia e assaporane il profumo senza camion, auto, moto roboanti e puzzolenti, sono pure emozioni,  solo la Superandonne Alpitica può e  riesce a regalarti queste emozioni,  sono e saranno indimenticabili, per chiunque decida  di confrontarsi in modalità randonneur o cicloturista che sia. Anche a piedi, perché no?

Perché i profumi e  gli aromi sono indescrivibili tramite web o social network




Pedala la traccia Alpitica, assaporerai la meraviglie che ci circondano.




Indefinita la quantità di marmotte che mi han salutato fischiando al mio pedalare lento, probabilmente un pochino le avrò anche  spaventate, ma quando mi fermo, appoggio la bici al cippo metrico, c'è silenzio e profumo, è li che capisci cos'è la sensazione Alpitica, e cerchi di fermarlo in uno ''scatto''.









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venerdì 12 giugno 2020

Pedalando si impara



Faccio parte della generazione X, (per una definizione in stile oroscopo, per chi ci crede all'oroscopo consultare Wikipedia) quella nata a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta dello scorso secolo, e non e’ per nulla facile trovare riferimenti certi nell'oceano di informazioni esistente oggi, quella disponibile e fruibile agevolmente da tutti.

Necessario leggere libri veri, fare fatica intellettuale vera.

Ovunque velocemente accedendo in rete Internet, è possibile navigare ed acquisire informazioni di ogni genere; ed esserne fuorviati. Dati tabelle statistiche letture quotidiani immagini video fotografie intrattenimenti sono disponibili, ed è molto facile che in rete, appunto, si finisce per essere intrappolati come un pesce, da qui  Un metalmeccanico in rete ha il doppio significato, ‘’essere’’  presente in rete, ma anche intrappolato nella rete dell’Infosfera e/o dell'ignoranza, e non è facile nuotarci tra fake-news e quotidiani on line o presunti tali.

Non potevo mancare di leggere l’ultima idea cartacea del professor Ugo Bardi Il mare svuotato, Editori Riuniti.
Scritto con Ilaria Perissi, ora collaboratrice, in passato sua studente, (posso ragionevolmente affermare che l'allieva supera il maestro, che il professore non me voglia a male...), è Dottore di ricerca in  chimica fisica, dal 2009 è impegnata nella ricerca sulla mitigazione del cambiamento climatico presso l’Università di Firenze, membro del Comitato Scientifico della Federazione Europea “Transport&Environment” ed è autrice di vari articoli sull’uso di modelli di dinamica dei sistemi, nello studio dello sfruttamento delle risorse, in particolare la pesca. 

Il Professor Bardi, invece è docente di chimica fisica presso la scuola di scienze matematiche  fisiche naturali dell’Università di Firenze. Membro del Club di Roma ed è autore di molti studi e libri dedicati all’economia dello sfruttamento delle risorse; è anche editore della rivista Biophysical Economics and Resource Quality (Springer). Scrive di sostenibilità e ambiente sul suo blog Effetto Cassandra e sul Fatto Quotidiano.

Ok, ma per quale motivo abbinare la lettura del libro Il mare svuotato con il ciclismo? Cosa c'entra il libro di Omar Di Felice e le sue avventure estreme? Molto semplice e presto detto: per scrivere un libro come Il mare svuotato ci vogliono incredibile passione e dedizione che annullano tutti i sacrifici e allietano l'enorme quantità di tempo dedicato alla ricerca dei dati e l'elaborazione di quest'ultimi, e grande capacità comunicativa che si sviluppa solo con la passione per ciò che si fa regalandoti emozioni.
Un po' come  l’alta considerazione ha, per  il particolare ciclismo che pratica, Omar Di Filece nel suo emozionante Pedalando  nel silenzio di ghiaccio, Rizzoli Editore... Non ultimo Ilaria Perissi usa spesso la bicicletta per attività fisica, e il solo fatto di utilizzare un mezzo di trasporto efficiente ed intelligente, o praticarlo come sport, accomuna questi libri, per quanto mi riguarda la bicicletta è scuola di vita, e a seconda dell'intensità praticata e il livello di passione, il ciclismo regala emozioni fatiche paure e speranze,  successi ed insuccessi compresi i dolori traumatici, fisici e psicologici, endorfine, salite e discese spesso ripide, si mescolano tra i pedali,  scrivere un libro è un po come andare in bicicletta, certo tutti potrebbero ma pochi riescono in pratiche così straordinarie.

Due racconti straordinari che ciclisti esperti (e non esperti) non possono mancare di leggere. Entrambi, mio parere certamente opinabile, racchiudono i segreti dei limiti fisici dell'essere umano, un libro aiuta l'altro perché, diventano complementari servono per guardare lontano,  concentrarsi bene sul presente, se sbagli strada oggi, poi recuperare errori di percorso diventa sempre più dispendioso!

 Per queste ragioni, le difficoltà e le complessità che il genere umano si è costruito intorno a se, nel bene e nel male, senza comprenderlo, o più probabilmente non volerlo comprendere,  continuando il sovrasfruttamento  dell'unica e limitata Biosfera, depredando tutto ciò che lo circonda, intaccando in modo incisivo gli ecosistemi, ci porteranno ad un traguardo probabilmente poco piacevole.
Per capire queste faccende e soprattutto a dove conducono, serve uno sforzo estremo, “roba” da ultracycler.

  Bardi Perissi   vestono bene i panni di chi compie uno sforzo estremo (per loro probabilmente del tutto naturale come Di Felice nelle sue avventure) nel cercare di capire e trovare il modo di comunicare temi estremamente complessi e connessi tra loro, e provare a trovare possibili soluzioni. Oggi serve attenzione  ai temi complessi e a tutto ciò che si muove su fattori esponenziali,  credo sia bene guardare con sospetto e diffidare di chi propone facili soluzioni sventolando on line verità opinabili.

 Attraverso le calde  pagine di Pedalando Silenzio di ghiaccio, di Omar Di Felice, grande ciclista e grande comunicatore di emozioni,  probabilmente si anticipa ciò che serve e servirà al genere umano per affrontare la lunga strada che abbiamo davanti a noi, che si può racchiudere in una sola parola: RESILIENZA.

Pedalare è certo facile, come leggere e scrivere, (on line poi son tutti dottori esperti ed avvocati), una volta imparato l’equilibrio e la grammatica si parte e si viaggia, ma pedalare come Omar é un pò come scrivere e leggere come Ilaria Perissi o il professor Bardi, il Professore tra le altre cose, ha già descritto molto bene la bicicletta nel  suo precedente libro Viaggiare elettrico, Lu:ce Edizioni, non potevo escludere la bici, filo conduttore, poi ognuno è matto a suo modo, è affermazione presente in entrambi i libri.

Mi viene in mente un’altra grande donna toscana di nome Margherita Hack, a cui piaceva molto la bici!(tutto fa brodo ecco!)

Il genere umano è l’unico vivente conosciuto che ha sviluppato capacità sociali e predatorie ineguagliabili per procacciarsi di che vivere , questo è ben raccontato nel Il mare svuotato,  lettura sempre coinvolgente ed interessante, Piacevole e scorrevole testo, gli autori toscani raccontano gli equilibri che il mare e gli oceani han saputo custodire prima della comparsa recente del predatore sopra citato, appunto noi esseri umani, gli stravolgimenti passati e recenti sulle specie ittiche pelagiche e/o bentoniche  arrivando a modificarne le catene trofiche alimentari dell’ecositema marino, pescando indiscriminatamente sempre più efficientemente e, negli ultimi cinquant'anni, con l’immissione di tonnellate di rifiuti, (l’ingegno umano). Da ricordare  il precedente lavoro di Bardi sempre sui temi delle risorse finite ed uniche della Terra, con il libro La terra svuotata , Editori Riuniti.

Sembrerebbe che siamo capaci di sfruttare molto bene le risorse limitate disponibili sulla Terra producendo un enorme quantità di rifiuti, ma non altrettanto bene nel conservarle e gestirle queste risorse.

 Una quantità di rifiuti di origine petrolchimica, plastica di tutte le forme e colori di uso quotidiano, la maggior parte usa e getta, finisce o finirà in mare.

Le mascherine e guanti monouso sono sotto gli occhi di tutti....per via del virus 19,  dato che tutte le cose che crescono esponenzialmente van tenute d’occhio, studiarle e gestirle prima che facciano danni irreparabili, è fondamentale.

Oggi tramite la Infosfera sono sempre più evidenti sotto gli occhi di tutti i danni agli ecosistemi, ma preferiamo far finta che non esistano e/o attribuire responsabilità ad altri, ci creiamo alibi, per poi scoprire che siam tutti pescatori, e su di noi incombe "la maledezione del pescatore"... ben decritta nel libro di divulgazione scientifica.

Tiriamo  avanti tra i problemi quotidiani, il lavoro le vacanze, la scuola on line i virus, e le mascherine usa e getta,  dimenticandoci dei moniti di chi già 50 anni fa avvisavano che se non si fosse tenuto conto dei limiti fisici del pianeta finiremo a secco! (sarebbe un po' come partire per un lungo viaggio in bicicletta senza pianificare il consumo energetico ed il necessario riposo quando si pedala, prima o poi rimani a secco!)
In passato sono stati   elaborati da un gruppo di ricercatori del MIT ( Massachusetts Institute of Tecnology) nel loro Limit to the growth , best seller ma che conoscono in pochi, tradotto in italiano  I limiti dello sviluppo, ( in occasione del 50esimo anniversario dalla prima pubblicazione la ristampa è  curata  dalla casa editrice Lu:ce Edizioni) il rapporto I limiti dello sviluppo, vecchi o nuovi che siano, è apicale e  di riferimento per il Club di Roma, caro ad Aurelio Peccei che con  grande visione lungimirante ne fu promotore, proprio a partire dagli anni della mia generazione  cosiddetta X, analizzavano e indicavano con “semplici grafici”, i sistemi complessi che il genere umano stava generando e effettivamente  generato.

Le curve di tendenza dello scenario base del rapporto dei Limiti dello sviluppo, sono estremamente verosimili con ciò che la scienza  e gli studiosi sono in grado di verificare e confermare oggi per quanto ho compreso, Il mare svuotato è un mirabile esempio, oltre che un'ottima lettura, qualcosa di più di un semplice libro, in contrasto con ciò che da sempre crea cecità, forse ubiquitaria tra gli esseri umani: il profitto e il perseguimento della crescita economica ad ogni costo, promossa da una competizione sempre più selettiva spietata e frenetica.

Con l’ultra ciclismo la competizione prende sfumature diverse che nel ciclismo sportivo tradizionale, non conta tanto vincere in senso stretto, anche se primeggiare fa sempre piacere, l’impegno e la dedizione nelle ultra distanze forgiano il carattere del ciclista che diventa resiliente, probabilmente  più umile, capace di sopportare fatiche psicofisiche impensabili e inimmaginabili, mi affascina; mi avvicino a questa disciplina in punta di piedi con rispetto e tanta curiosità e perplessità, come quando
leggo tutto ciò che ruota intorno al Club di Roma, risorse energia ambiente ecosistemi consumi lavoro sprechi agricoltura itticoltura cemento consumo di suolo CO2 migrazioni scuola  Internet relazioni sociali combustibili fossili climatologia e chi più ne ha più ne metta, sono tutte complessità, con retroazioni generate da sovrappopolazione, esclusiva di una sola specie vivente attualmente conosciuta, regolate da una politica che democraticamente ha scelto, siam noi che scegliamo, in modo particolare  nel degradare dove viviamo al punto tale da rendere impossibile e compatibile la stessa nostra sopravvivenza, attraverso il consumo e la crescita economica.... ( mi viene in mente l'analisi di Jacopo Simonetta sulla  dittatura della maggioranza riferita a  Alex de Toqueville se non sbaglio, raccolta in Pillole di Apocalottimismo curata da Igor Giussani, guarda un po' la prefazione è di Ugo Bardi)

Non raggiungerò mai i livelli ciclistici di Omar Di Felice e non riuscirò mai ad  elaborare equazioni trigonometriche sui sistemi complessi, questione di limiti,   provare a leggerli e farli miei però,  un pochino  mi allieta, una sfida con se stessi, migliorare la mia condizione di "pesce in rete".

Consapevole che se togliessi energia elettrica  a questo computer, magie del progresso, dei miei sforzi elettroscritti non rimarrà nulla.

Guardo lontano e faccio mio il motto di Omar Di felice, a cui va tutta la mia stima, "se pensi è la fine, se pedali arrivi!"

sabato 30 novembre 2019

Antologia minima anti-barbarie

Da un po' di tempo che non scrivo, non per mancanza di stimoli, mi son reso conto che c'è tanta gente che scrive, libri, quindi meglio leggere e riflettere che scrivere, almeno per quanto mi riguarda.
Recentemente però l'amico Pietro mi ha invitato a partecipare attivamente  in una pagina social da lui  promossa,  mi ha fatto ricordare i libri che ho letto e che sono in lettura oppure in rilettura (perchè no?) tra un colpo di pedale la famiglia l'officina e gli acquisti, ripropongo ciò che ho condiviso nei social network con qualche piccola modifica.

Credo sia una simpatica carrellata di una antologia minima per prevenire le barbarie dell'uomo,
quello Sapiens, Consumens, Faber...




Consigli per i non acquisti





Siamo arrivati in cima al picco dei consumi....







Per produrre ciò che consumiamo necessario estrarre risorse che non sono infinite






Buona cosa prepararsi tra un consumo ed un altro







Siamo patologicamente malati di consumo
Homo consumens







Se la matematica non è una opinione a furia di consumare ci consumeremo









Ne combineremo e ne vedremo di tutti i colori per continuare a consumare







L'italia consuma molto molto più di ciò che produce








In italia sono più le persone che consumano che quelle che producono







Consumiamo oggi il futuro delle nuove generazioni







Sul consumare il tempo,
i greci avevano un gran tribolare





Non consumiamo tutti allo stesso modo






dopo enciclica Laudato Si visionato








ci vuole speranza, oltre a quella, la speranza di essere stato fin qui gradito... mi
congedo con l'unico acquisto consentito 








dopo il consumo il collasso?











venerdì 12 gennaio 2018

Homo Faber Fortunae Suae, dipende.




Carlo Magnaghi 20/01/74, sposato, papà di due figli.

Milite assolto con servizio civile in quanto obbiettore di coscienza.

Diploma scuola professionale, attualmente impiegato come Operaio Metalmeccanico tornitore  dal  1990

Medaglia d’oro AVIS,  quando riesco faccio il randonneur in bici.

Le persone si considerano per ciò che fanno non per ciò che dicono.

Sono il frutto di quello che la società aveva bisogno nel periodo della mia formazione scolastica (caratterizzata da crescita economica  e costante disponibilità energetica, anni ‘80), ed essendo dislessico, ho mantenuto fede alle mie valutazioni scolastiche finali: è intelligente ma non si applica.
Un metalmeccanico  dunque il mio ruolo  nella società, pragmaticamente orgoglioso,  questa professione mi ha permesso uno stipendio costante, assolvere l’onere da contribuente pagando le tasse e  con i  risparmi economici poi,  viaggiare per il mondo, fare un a famiglia, estinguere  un mutuo.

Determinato e deciso , in meno di 4 anni durante i weekend,  insieme alla mia famiglia ho costruito la casa dove abitiamo in “classe energetica A”,   dallo scavo ai serramenti, dal progetto con scelte orientate al risparmio energetico alle procedure burocratiche. Fotovoltaico sul tetto compreso.

In qualche modo, coltivo un orto domestico.

Tutto è interdipendente,  connesso, ed affermare di essere indipendente ed autonomo sarebbe paradossale, probabilmente falso, come affermare  “pensare con la propria testa”, non considerando il proprio vissuto: scuola esperienze letture e/o persone frequentate, a partire da mia moglie,  formano il carattere e  lasciano un segno. Se non ci fossero stati i libri di Luca Mercalli  ad esempio, probabilmente non sarei neppure qui a scrivere.

Diversi miei biopensieri  del mio elettro-diario  
un metalmeccanico in rete  http://carlettom.blogspot.it
sono stati pubblicati gratuitamente nel quotidiano online per le PMI http://carlettom.blogspot.it/2013/04/wwwbtboresettecom.html 


Dopo la lettura del Rapporto sui limiti dello Sviluppo , è cambiato il mio modo di pensare ed agire.

Necessario un cambio di paradigma culturale,  dal Business As Usual  (BAU) verso un’economia circolare e sostenibile.  La transizione dai combustibili fossili, le problematiche legate all’aumento della popolazione e conseguente pressione sull’ ecosistema non illimitato,   le risorse,  necessarie per l’uomo (comprese quelle superflue), che preleviamo dall’ecosistema, trasformiamo e utilizziamo consumando molta energia, producendo infine rifiuti solidi e gassosi  che reimmettiamo nell’ambiente degradandolo. Entropia. 
  Tutti concetti e definizioni che han modificato il mio essere e fare.




Ho organizzato e moderato presentazioni libri a titolo gratuito con alcuni  autori,  l’antropologo A. Salza

e il giornalista ambientale A. Bertaglio.

In ultimo con l’Associazione di promozione sociale Asterisco, di cui sono membro, auspico di organizzare per il prossimo maggio in biblioteche disponibili (sempre senza conflitti d’interesse),    la presentazione de libro Picco per capre     di J. Simonetta e L. Pardi

Ho aderito alla campagna TerrAmiamo promossa dal Comitato DNT per contrastare prospezione ricerca e coltivazione idrocarburi nel progetto denominato Cascina Alberto




         Meetup:





Candidato consigliere comunale lista m5s Oleggio 2014

Chi afferma di non aver avuto attriti o dissensi all’interno del proprio  meetup di riferimento probabilmente mente.

L’unità di sopravvivenza dell’umanità non è l’individuo e nemmeno la famiglia mononucleare che domina l’organizzazione sociale nei paesi sviluppati; bensì un gruppo. E questo pone una serie di problemi difficili per gente come noi, abituata a vivere da sola e a essere indipendente. L’indipendenza individuale è stata un regalo dei combustibili fossili; è stato bello, ma sta finendo e bisognerà organizzarsi. (cit. Picco per capre Simonetta-Pardi)

Dove ci sono molte persone che si confrontano portando il proprio essere,  proponendo i propri pensieri, è inevitabile qualche attrito. Questi attriti sono limitati però dall’idea di cambiamento che tutti hanno in comune ma che tutti hanno diverso uno dall’altro, per via della prospettiva individuale,  come sono appunto diverse le persone. Deve nascere per forza un compromesso. Nasce il m5s di Oleggio   dove collaboro, con alcuni limiti di tempo, con il Cittadino Consigliere di minoranza m5s Stefano Riva,  nel redigere interpellanze e mozioni.
Per esempio la mozione rifiuti-zero,  la mozione per il contrasto alle ludo-patie, o la mozione sulla precauzione per la distribuzione ubiquitaria del wifi ( un “lucido” chiarimento più avanti); da quest’ultima  si è arrivati ad un’altra mozione per promuovere l’utilizzo consapevole delle tecnologie smart da parte dei bambini.   E’ stato istituito un tavolo tecnico comunale per  realizzare la campagna d'informazione rivolta ai giovani.

Osservatore durante le votazioni referendarie 4/12/2016  Comune Mezzomerico

Rapporto con il denaro: l’attività nel Meetup oleggese al fianco di  Stefano Riva, mi ha fatto comprendere la quantità lavorativa necessaria ed i limiti  nel fare politica locale,  nel senso che l’impegno è enorme come fosse un secondo lavoro e non remunerato, cosa diametralmente opposta del fare politica a più alti livelli. Fermamente condivisibili  i tagli allo stipendio del M5s, ma non posso permettermi di fare politica dopo una giornata in officina, manco in lucidità, è come fosse un secondo  lavoro, sottrarrei tempo prezioso alla  famiglia, questione di limiti. La mancanza di lucidità (capita a tutti) può far scivolare nell’ideologico, e questa caratteristica in politica non va bene facilissimo commettere errori di valutazione, un po’ come pretendere di fare il tornitore senza un metodo inventandosi il mestiere, seguendo una ideologia. La Meccanica non è una opinione, così chi ricopre ruoli politici e istituzionali dovrebbe fare un corso scientifico, almeno l’ABC di come funziona il criterio, la prassi su come si  ottiene un’analisi scientifica, capire come funziona, aiuterebbe nelle scelte e  tante altre cose, evitare baggianate, si incrementerebbe la fiducia nella Scienza. Un valore aggiunto per comprendere e risolvere i propri errori.
 Credo di poter svolgere una professione alla volta, o il metalmeccanico o il politico, ho una famiglia da mantenere.


Non sono in grado di dire cosa riuscirò a fare o ad essere, non si finisce mai di imparare, o se riuscirò a sopportare stress mediatici. E’ Tutto molto complesso ed intricato, di difficile spiegazione e soluzione, senza energia non si fa nulla,  il picco dell’energia si porta dietro il picco di tutto il resto, il  Secondo principio della Termodinamica non è opinabile, per tanto, l’espansione economica  attuale è antieconomica, i costi marginali superano i benefici marginali, spiegarlo in parole semplici molto difficile. Promuovo letture a tema di chi è competente per lo specifico argomento.

Quello che conosco sul picco de petrolio, da  I limiti dello sviluppo,  attraverso ASPO, le letture scientifiche a carattere ambientale, le problematiche derivanti dai mutamenti climatici descritte con il rapporto IPCC, le conferenze scientifico-divulgative e i libri di Luca Mercalli,  sono arrivato a redigere proposta di legge Clima Bene Comune,


per promuovere resilienza  consapevolezza ed adattamento  ambientale: rendere materia di studio  scolastica  i concetti scientifici dell’ IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico,  Agenzia ONU che dal 1988 si occupa del cambiamento climatico e delle proposte di mitigazione)https://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_intergovernativo_sul_cambiamento_climatico

Con determinazione e  senza indugio, dopo consultazione con esito positivo per la proposta di legge con i  Meetup di Oleggio e Bellinzago Novarese, ho  sottoposto la proposta di legge Clima bene comune al  Cittadino G. Paolo Andrissi  Consigliere M5S Regione Piemonte, per una possibile attuazione regionale: i temi da me proposti sono di competenza nazionale.

Invio dunque  proposta di legge a tutti  i Cittadini parlamentari deputati alla Camera e Senato eletti con il M5S ed ho trovato  gentilissima risposta per primo nel Cittadino Alessio Villarosa, (al tempo credo portavoce alla Camera), il quale mi invita ad inoltrare proposta di legge alla Commissione Ambiente  attraverso il portavoce Massimo DeRosa. Scambio epistolare anche con il portavoce Commissione Scuola G.Luca Vacca.

La proposta di legge a prima firma Massimo DeRosa  viene argomentata sul LEX del movimento 5stelle.

L’iter da seguire è complesso e laborioso, l’ultima missiva è semplice: la proposta di legge ha dei problemi di compatibilità con l’ordinamento normativo vigente. Trasformata in  risoluzione in commissione cultura in attesa del decreto del ministro dell’ambiente in relazione all’istituzione dell’ora di educazione ambientale.  Sarà inserito il tema anche in una mozione per il contrasto al cambiamento climatico.
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1/00941&ramo=CAMERA&leg=17


Non sono un tecnico, non sono laureato, sono il perfetto “incompetente” a confronto dei professionisti della politica,  ma penso di conoscere ciò che scrivo e argomento, la proposta di legge Clima Bene Comune la porterò avanti, se mi sarà possibile, perché no? Proporre gli stessi riferimenti scientifici che sono alla base del Programma Energetico M5s come  studio per le scuole di ogni ordine e grado.

Credo che la politica debba essere legata all’onestà intellettuale in un ambiente laico, democratico con approccio rigorosamente ed esclusivamente scientifico. Se sono qui a candidarmi è una opportunità che solo il m5s poteva concedermi.


Col fine di evitare danno d’immagine a terzi è mia premura precisare che le persone fisiche, associazioni, comitati, quotidiani on-line editori ed autori menzionati  in questo curriculum e/o nel blog “Un metalmeccanico in rete” sono da considerare totalmente estranee al M5S e non è possibile qualsivoglia correlazione e/o implicazione/affinità politica con il M5S.




 La realtà è sempre molto più complessa di come la possiamo percepire.

martedì 28 novembre 2017

Picco per capre



Come finirà il Sistema solare?
Ma come andrà a finire il nostro Sistema solare? Che fine faranno, in particolare, il Sole la Terra? Ogni cosa che nasce, alla fine inevitabilmente muore. E così il nostro Sole, che oggi ha 5miliardi di anni, un giorno morirà…Questo succederà fra altri 4-5 miliardi di anni. Infatti, secondo alcune stime, il “serbatoio del combustibile solare, cioè l’idrogeno, è oggi circa la metà. Tuttavia già molto tempo prima, fra 3 miliardi di anni, cominceranno a manifestarsi preoccupanti cambiamenti che renderanno sempre più difficile la vita sulla Terra. Poi le cose si aggraveranno ancor di più, e a un certo punto la terra sarà letteralmente investita e bruciata dall’espansione catastrofica del Sole. Una prospettiva terrificante.   E,  a quanto sembra, inevitabile. Ecco come si prevede andranno le cose.        
   Piero Angela “viaggio nella Scienza”.


Con lo stesso modo semplice, pratico e diretto di Piero Angela, nello  spiegare le faccende attuali  l’ecologo Jacopo Simonetta insieme al chimico Luca  Pardi scrivono  Picco per capre, LuCe edizioni, prefazione curata da Luca Mercalli. Agile testo per raccontare la triplice crisi in atto, economica energetica ed ecologica, (ne aggiungerei una quarta, culturale).


La vita è difficile per tutti, dalle "capre" agli scienziati.

Tutti gli esseri umani  aspirano alla felicità e questa felicità  è stata permessa, in buona parte, dallo sviluppo e dalla crescita economica recente.

Con la scoperta dei combustibili fossili, carbone, petrolio e gas naturali, una esplosione di forza mai vista prima al genere umano, dalla prima macchina a vapore agli attuali macchinari agricoli, dagli imponenti mezzi di estrazione mineraria fino ai rovinosi Black-Friday con il fuori tutto, siam stati tutti con il naso all'insù, gioendo in  questo  meraviglioso e sfavillante fuoco artificiale dai mille colori nel cielo buio dalla notte dei tempi.

Nella   frenetica speranza di continuar  il meraviglioso spettacolo pirotecnico, <<che  non finisca mai! anzi di più!>>  non ci siamo accorti che siam diventati oltre 7  miliardi di persone, che aspirano tutte alla felicità, alla crescita economica, al miglioramento delle proprie condizioni di vita.

 Certo legittimo e doveroso per chi vive con meno di due dollari al giorno, ma continuando con la crescita dei consumi, (più popolazione uguale più consumi ), e l'inarrestabile  prelievo di risorse per  trasformarle in beni e servizi, dissipando molta energia, restituendo molti scarti e rifiuti solidi e gassosi nella Biosfera, unica e limitata che ci tiene in vita, faremo presto o tardi, (meglio presto che tardi), i conti con le leggi fisiche che regolano da sempre e per sempre l'Universo.

Siamo nei ritorni decrescenti, nel momento delle conseguenze del dopo Boom economico

Un sillogismo aristotelico che racchiuderebbe in poche parole i concetti del libro?

""le società complesse del passato come quella odierna sono come i fuochi artificiali, i fuochi artificiali dopo le scintille, i colori e le meraviglie si spengono, la società odierna....si spegnerà.""

 Ed è qui che arriva il bello! niente scoramento o rabbia ma  consapevolezza, prima che finisca lo scintillio nel buio della notte, che c'è da far molto per discender il picco di questa montagna, con lucidità e fermezza, evitando mala informazione, manipolatori imbonitori e fattucchieri, cercando di unire le forze finalmente, forse, ritornerà la convivialità la solidarietà e  la condivisione. Sono queste gli ingredienti della felicità.

Alla fine ci son sempre dei limiti alla crescita, chi la pensa diversamente o e un pazzo o un economista ho letto da qualche parte....